Parlare di PNRR non significa solo parlare di fondi che arriveranno all’Italia, ma significa soprattutto parlare di infrastrutture, servizi e progetti che se non realizzati lascerebbero il nostro Paese in una condizione di svantaggio rispetto al resto d’Europa. Capire quanti sono questi fondi e come verranno utilizzati però non è semplice. È per questo che è necessario un monitoraggio civico del PNRR, per conoscere, analizzare, studiare e comprendere le opere che verranno realizzate in Veneto. 

Come si legge sul sito del Mef, “Italia Domani, il Piano di Ripresa e Resilienza presentato dall’Italia, prevede investimenti e un coerente pacchetto di riforme, a cui sono allocate risorse per 191,5 miliardi di euro finanziate attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e per 30,6 miliardi attraverso il Fondo complementare istituito con il Decreto Legge n.59 del 6 maggio 2021 a valere sullo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale dei fondi previsti ammonta a di 222,1 miliardi. Sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche e per il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Nel complesso si potrà quindi disporre di circa 248 miliardi di euro”. Insomma, parlare di PNRR significa parlare di più di 190 miliardi di euro che devono costruire il nostro futuro.

Anche la Regione Veneto ha un portale in cui rilascia un pdf con alcuni dati sul PNRR. Il dataset, se così possiamo definirlo, è molto scarno ma almeno si ha un’idea delle risorse allocate. Al 27 febbraio 2023 infatti, in Veneto, le risorse PNRR assegnate al territorio erano di 6.219,20 milioni di euro. La maggior parte di queste sono state assegnate alle infrastrutture, ai trasporti, alle politiche sociali e all’istruzione. Sono suddivise poi per diversi enti, dalle università ai porti, dalla Regione stessa agli istituti scolastici, di cultura o allo IOV. In particolare ai comuni veneti sono arrivati quasi due miliardi di euro (1.959,32 milioni). 560 comuni poi, hanno ricevuto risorse sulla digitalizzazione pari a 162.545.088,00 euro. Questi però, ad oggi, sono gli unici dati che disponiamo e sono lungamente insufficienti per poter effettuare un monitoraggio sia quantitativo che qualitativo delle opere.

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